settembre 17, 2019

Intervista a Belle Landa




Intervista #oggiemergenti


Belle Landa autrice di "Amore e popcorn"


  • Ciao, Belle, come stai?

Benissimo!!! Che bello essere qui!

  •  Cominciamo con una domanda facile facile: com'è nata l’idea per il tuo romanzo?

È una domanda facile quando la si pone, ma è sempre difficile dare una risposta. Le idee per i romanzi mi vengono sempre così per caso. Mentre faccio la doccia, mentre guido la mattina andando verso il lavoro, mai in un luogo comodo dove prendere appunti. Non ricordo esattamente il momento in cui ho pensato al romanzo. È stato un crescendo. Tanti piccoli pezzi di puzzle che mano a mano si andavano a formare.

  • Agatha è un personaggio forte e dinamico. Ti sei ispirata a qualcuno che conosci o è puro frutto della tua fantasia?

Agatha per certi versi è simile a me, adoriamo il cinema e leggere. Per altri siamo molto diverse, Agatha è un ossimoro vivente. Ha alti e bassi da far venire un’emicrania a chiunque.

  • Per un’autrice donna di solito è difficile gestire un personaggio maschile del calibro di Alessandro ma tu te la sei cavata alla grande. Hai preferito scrivere di lui o di Agatha?

Beh assolutamente ho preferito scrivere di Alessandro. Mi sono divertita a plasmarlo come il classico dei belli e impossibili, con carattere, ambizione, nello stesso tempo volevo fosse sensibile e orgoglioso. Volevo che mostrasse le sue fragilità nel momento in cui si fosse innamorato di Agatha. Lei è il suo tallone d’Achille.

  • Se Alessandro e Filippo fossero delle persone in carne ed ossa, quale dei due presenteresti alla tua famiglia?

Filippo è il classico genero perfetto. Ma mentre lo descrivevo, lo trovavo mortalmente noioso e credo che un po' si percepisca nel romanzo. Per mia figlia mi augurerei un tipo come Alessandro, magari meno stronzetto ma con la stessa caparbietà. Un tipo capace di amarla per quella che è, che la faccia sentire al sicuro senza tarparle le ali.
(n.d.r. A me toccherà una nuora dato che ho un maschietto e non voglio neanche immaginarla! Spero sul serio che sia una brava ragazza, altrimenti la odierò con tutte le forze! Ahahah)

  • Quando è nata la tua passione per il cinema e i film?

Di sicuro nell'adolescenza. Ho avuto la fortuna di non aver avuto limiti, potevo accendere la tv anche in piena notte, e vedermi tutti i film che più mi piacevano. Così mi sono fatta una cultura a 360 gradi e presto mi sono fatta un mio gusto cinefilo ben preciso.

  • Hai visto tutti i film citati nel romanzo?

Ovviamente! Un cinefilo che si rispetti dovrebbe aver visto questi e molti molti altri! Alla fine del romanzo c’è una bibliografia che spero sia utile a chi mastica poco di cinema e possa così andare a recuperare qualche bella pellicola!

  • Quale, tra le tante citazioni, è quella in cui riesci a rispecchiarti maggiormente rispetto ad altre?

Adoro Tarantino (n.d.r. Anch'io!), per cui tutte le sue citazioni! Inoltre adoro la serie tv Dexter (n.d.r. Ho visto tutte le stagioni più di una volta, lo amo!), trovo che la citazione in cui si dice che le persone tendono ad usare maschere mi caschi a pennello. Sono una persona molto trasparente e secondo me riuscire ad essere se stessi sempre è molto liberatorio.

  • Leggendo il tuo romanzo ho amato alla follia il personaggio di nonna Gloria. La descriveresti con tre aggettivi?

Ditemi a chi non è piaciuta! Non riesco a capacitarmi di tutto questo successo! Lei è esilarante, sovversiva, grillo parlante!

  • “Amore e popcorn” è un romanzo divertente e sagace. Anche tu sei così?

Di sicuro non sono una persona monotona e noiosa. Purtroppo nel mio lavoro di tutti i giorni non sempre riesco a far respirare a pieno la mia personalità. Quindi ho bisogno anche di queste valvole di sfogo per poter esprimere anche questo lato del mio carattere!

  • Ora, la domanda fondamentale: qual è il messaggio che vuoi trasmettere con “Amore e popcorn”?

Non amo mettere messaggi nei romanzi, ma credo che ognuno leggendolo potrà trarre qualcosa di buono per sé. Vorrei solo che leggendo il romanzo le persone staccassero dalla loro vita, a volte pesante, sognassero grazie a quel pizzico di romanticismo che non guasta e magari facessero delle sane risate.
 n.d.r Ci sei riuscita, almeno per me. L'ho specificato più di una volta nella mia recensione.

  • È l’unico romanzo che hai scritto?

Il mio primo romanzo rosa. Ho scritto altro senza pseudonimo. Volevo mantenere i due generi separati.

  • Hai altre opere in stesura?

Alcune cose iniziate, ma ancora in stato embrionale. Sto pensando a delle storie autoconclusive magari tratte dai personaggi secondari di Amore e popcorn! Cosa ne pensi?
n.d.r. Penso che non avresti potuto dirlo a una persona più appassionata di me riguardo agli spin off! Se lo farai avrai tutta la mia approvazione!

  • Per chi si trova da poco nel mondo della pubblicazione in self, hai consigli da dare o considerazioni da fare riguardo questa nuova frontiera dell’editoria?

È la prima volta anche per me. Bisogna tener conto che pubblicare in self non è una passeggiata, si è responsabili di tutto. Cover, testo, impaginazione e marketing. Bisogna studiare bene il proprio settore. Non è una passeggiate e se non ci si sente ferrati su qualche argomento conviene affidarsi a professionisti.
n.d.r Non avrei saputo dirlo meglio!

  • Quali sono i canali dove i lettori possono trovare te e il tuo romanzo?

Il romanzo lo trovate in ebook e cartaceo in esclusiva Amazon, anche in Kidle Unlimited
 L’ebook a € 0,99 e il cartaceo a € 9.90.
Potete trovarmi sulla mia PAGINA FACEBOOK e su INSTAGRAM 
Email belle.landa@libero.it



Grazie a Belle per essersi sottoposta al mio interrogatorio. E' stata disponibile e subito pronta nelle risposte.

Vi ricordo che qui sul blog è disponibile la mia recensione su Amore e popcorn, se avete cinque minuti vi consiglio di leggerla e magari comprate anche il romanzo di Belle, se siete amanti del genere non ve ne pentirete. 

settembre 16, 2019

Recensione "Erasmus di sangue - Nemmeno il tuo migliore amico ti salverà"

"Chiunque ci guardasse rimaneva rapito dallo sguardo provocante che avevamo, la situazione ci faceva divertire e riflettere su quanto ci piacesse essere consumate dagli occhi altrui."



Recensione "Erasmus di Sangue – Nemmeno il tuo migliore amico ti salverà"







Titolo: Erasmus di Sangue

Autrice: Nancy Urzo
 
Data uscita: 29 maggio 2019

Genere: Horror, Erotico

Casa editrice: Self Publishing










Trama


Roma. Tutto ebbe inizio quando Carolina, Sascha e i suoi amici partirono per l'Erasmus lasciando la loro terra spagnola. Le loro vite di giorno erano impegnative, i corsi all'università frenavano i loro pensieri più spinti. Durante la notte tutto ciò cambiava, il sesso e l'alcool conducevano ogni loro libido all'estremo, ogni esperienza era degna di essere vissuta. Nuove amicizie giunsero poi per scuotere le loro fantasie e desideri, nulla poteva mettere in guardia quel piccolo gruppo di amici e i loro conoscenti dal pericolo che stava giungendo. L'ombra di un passato difficile da cancellare era tornata, cosa vorrà? Chi ne uscirà pulito da questa storia?




Recensione


La mia prima impressione cominciando a leggere questo romanzo è stata: ammazza quanti personaggi! Andando avanti mi sono resa conto che i personaggi non fanno altro che aumentare. Usarne così tanti è una decisione coraggiosa, soprattutto se si è al primo romanzo. Essendo un horror-thriller credo che si sia trattata anche della scelta più giusta.

 Più personaggi, più svolte e ovviamente più suspense.

Il romanzo si struttura in base ai punti di vista di ogni personaggio, lasciando che ognuno di loro si descriva e dica la propria riguardo le vicende. Comunque la protagonista rimane Carolina, la ragazza intorno alla quale si svolge un po’ tutto.

 Di solito, mi piace descrivervi a grandi linee le caratteristiche dei protagonisti ma in un romanzo come questo lo ritengo superfluo. Non c’è introspezione e neanche una grande crescita personale perché al centro della storia ci sono i fatti e gli avvenimenti che si susseguono senza sosta. Quindi non occorre che i personaggi abbiamo uno spessore psicologico rilevante. È giusto che sia così.

 Riguardo le vicende, al contrario, ci sono tante cose che potrei dire ma non posso rivelare troppo perché si perderebbe il mistero nel leggere la storia. Mi limiterò a fornivi le mie impressioni in modo molto generico.

La storia horror c’è e si sente tutta. La storia erotica c’è e forse si avverte anche di più. 

I protagonisti non brillano per maturità quindi se non siete amanti del genere e preferite storie profonde e piene di bei sentimenti mi sento di non consigliarvi questo romanzo. Rischiereste solo di non apprezzare quello che c’è di buono.

 Se, al contrario, siete amanti del genere… Be’, vi dico solo che di sangue e sesso ne troverete a quintali.

 I protagonisti sono in Erasmus a Roma. In principio la vita scorre normalmente per loro, si divertono come fanno da anni. Ma dei fatti misteriosi li costringono a rivalutare le loro azioni e i rapporti nella loro cerchia. Sparizioni, sangue e tanto sesso, questo è quello che troverete in Erasmus di Sangue, insieme a molto molto altro.  

 In alcuni punti ho rilevato delle incongruenze temporali e magari qualche piccola svista sull'andamento della storia ma in realtà niente che disturbi la lettura.

 La storia è avvincente, sexy e terrificante al punto giusto.

 Molti momenti mi hanno fatto sussultare e anche chiudere gli occhi per un istante, il che per un romanzo horror è fondamentale.

 Di solito le mie recensioni sono più lunghe ma in questo caso davvero non posso dire di più. Il romanzo è da scoprire, sappiate solo che lo consiglio. Per questo motivo mi sento di dare senza dubbio

 🌟🌟🌟🌟/ 5





 In breve…


 Nancy Urzo ha affrontato con coraggio la sua prima sfida letteraria. Decidere di confrontarsi con un genere complesso come l’horror erotico dimostra una grande determinazione da parte sua.

 Lo stile è fluente e fresco. Le descrizioni sono esaustive, in linea con gli avvenimenti della trama. Forse lo scoglio più grande è stato la grande quantità di protagonisti. Gestire tanti personaggi non deve essere stato semplice ma nella maggior parte del libro l’autrice ci è riuscita dimostrando una grande dimestichezza con la scrittura e con il genere scelto.

 Lo consiglio assolutamente agli amanti di storie horror e anche di storie erotiche se il sangue non vi spaventa.

 Inoltre, cosa che mi piace tantissimo quando si tratta del primo volume di una serie, il finale non è conclusivo. Vi troverete davanti ad un cliffhanger. So che l’autrice pubblicherà presto il seguito, quindi tenetevi pronti!   


Ringrazio ancora Nancy per avermi dato la possibilità di leggere Erasmus di Sangue e cercherò di leggere anche il seguito perché sono certa che meriterà la mia attenzione.

Grazie Nancy.

settembre 07, 2019

Recensione "Come poli che si attraggono - Nonostante tutto"



"Forse la vita basta solo viverla, senza domandarsi in ogni occasione se si sta sbagliando, senza pensarci due volte prima di agire, ma soltanto rischiando e osando.
L'amore è leggerezza, come un palloncino che vola."



Recensione "Come poli che si attraggono - Nonostante tutto" 






Titolo: Come poli che si attraggono

Autrice: Giada Sordi  

Data uscita: 29 Novembre 2018

Genere: Romance

Casa editrice: Gruppo Albatros Il Filo








Trama


Hope è una ragazza piena di vita, tormentata dall'amore per Michael. La loro storia è sempre stata oggetto di invidia da parte degli abitanti di Cambridge, la città dove i due si erano innamorati; fino al giorno in cui Michael decide di andarsene senza lasciare sue notizie. Hope cerca di andare avanti, ma quella città le riporta alla mente le lunghe giornate d'inverno, le ricorda il tornado di emozioni vissute con Lui, il ragazzo che avrebbe dovuto far parte del suo futuro. Pochi giorni dopo la partenza di Michael arriva una notizia sconvolgente che porta Hope a decidere che forse è il momento per cambiare aria e spinta dalla voglia di ritrovare se stessa e la tanto attesa felicità, prova a dare una scossa alla propria vita: la ragazza decide di trasferirsi nella città che per anni ha desiderato e di provare ad inseguire un sogno chiuso nel cassetto da troppi anni. Tra le persone più importanti della sua vita, c'è il fratello minore Simon, al quale si è sempre sentita libera di raccontare ogni cosa, ma non questa volta, non una notizia così importante. L'arrivo nella grande e romantica città la riscalda da tutto quel gelo che si porta nel cuore, non si sarebbe mai aspettata di vivere esperienze forti e incontrollabili perfino per lei, ben abituata a tenere a bada ogni tipo di tentazione. Non passa molto tempo prima che conosca il nuovo vicino di casa, Jack: lineamenti perfetti, abbigliamento morbido, occhi color verde smeraldo che ti tolgono il respiro. Una cosa è certa, Hope non sa che il passato potrebbe presentarglisi davanti pur essendo lontana dalla sua Cambridge. Sarà capace di lasciarselo alle spalle? Jack sarà la persona che dice di essere? Perdonerà Michael o aprirà il cuore ad un nuovo amore?



Recensione


 Hope.

Per parlare di Come poli che si attraggono bisogna sempre tenere bene a mente il nome della protagonista poiché le vicende si snodano tutte intorno a lei.


 Hope è un personaggio particolare, contraddittorio e che, lo ammetto, in principio si fatica a comprendere del tutto. Leggendo la storia e concentrandomi il più possibile sul conoscerla ho capito come mai l’autrice la descriva subito, in ogni dettaglio, fin dalla prima pagina. Si sa tutto di lei dopo pochi minuti. La sua famiglia che l’ha sempre protetta, il riferimento al nonno tanto amato e, soprattutto, l’accaduto che la porta a voler scappare da Cambridge per rifugiarsi nell'inospitale Parigi, inospitale almeno all'inizio. 

 In alcuni atteggiamenti e pensieri ho scorto una vena piuttosto immatura in lei ma… Ehi! Anche se stiamo parlando di una ventiseienne non è mica detto che debba per forza reagire in modo maturo scoprendo di aspettare il figlio dell’uomo che l’ha appena lasciata e l’ha abbandonata dopo anni di relazione e di amore.

 L’atteggiamento immaturo è giustificato anche dal fatto che, almeno per quello che si dice nel libro, prima di questa svolta epocale nella sua vita Hope non ha mai avuto grosse difficoltà a parte la morte del nonno. Perciò affrontare una città nuova, dove non si conosce nessuno, cercando di celare in tutti i modi una gravidanza desiderata ma comunque dolorosa per il ricordo di Michael -l’amore che l’ha lasciata- potrebbe sconvolgere e rendere immatura qualunque donna. Fidatevi di chi ci è passata: in gravidanza se ne fanno e se ne dicono di cose strane!

 Hope è un personaggio forte, nonostante tutto, ed è una protagonista difficile da gestire per chi sta dietro alla tastiera. Ho capito le intenzione dell’autrice e posso affermare che, tolta qualche sbavatura, il personaggio di Hope è riuscito.

 A Parigi la nostra protagonista incontra Jack, il suo sensuale e dolcissimo vicino di casa.

 Su Jack il romanzo è povero di informazioni, cosa che fa dubitare Hope tante volte. Stringono un rapporto prima d’amicizia che si evolverà con morbidezza in qualcos'altro, tuttavia in principio Hope fatica a fidarsi di lui per due motivi: avverte la sua mancanza di sincerità su argomenti importanti e il suo amore per Michael non sembra essersi spento nonostante l’abbandono.

 Jack è un personaggio complesso, forse più della stessa Hope. Dice e non dice, fa e non fa, è ma non è. Non a caso è proprio lui il soggetto più intrigante della storia. Lo si comprenderà, forse, solo alla fine del romanzo se lo si ascolta con attenzione.

 Michael è la pietra dello scandalo. Sfido chiunque a perdonare facilmente una persona che se ne va all'improvviso dopo anni insieme. Questo punto sarà una vera croce per Hope che lo ama ancora ma che si sta avvicinando a Jack in modo inesorabile.

 Questi sono i personaggi principali ma il romanzo ne presenta altri sulla strada di Hope e ognuno di loro darà un contributo alla crescita della protagonista.

 La storia funziona. Emoziona ed è piacevole da leggere.

 Ora, passo un attimo a spezzare una lancia in favore dell’autrice. Un pubblico più adulto, diciamo dai 30 anni in su potrebbe sentirsi scoraggiato all'inizio del romanzo. Ci sono in effetti delle mancanze nell'editing e nella correzione che potrebbero dare la sensazione che in alcuni punti lo stile di scrittura sia pesante. Quando si scrive una storia, soprattutto una storia con temi delicati come quelli affrontati da Giada, gli autori tendono ai periodi ridondanti e ripetitivi. Non sono errori ma semplicemente delle situazioni stilistiche che vanno limate. Questo è compito dell’editor e in questo romanzo ho visto pecche da quel punto di vista.

Con un editing migliore il romanzo farebbe un salto di qualità.

Quindi non scoraggiatevi all'inizio, la storia è interessante e merita l’attenzione di chi decide di comprare il romanzo.

 Dovendo giudicare il libro nel complesso e non solo per la storia, quanto spiegato sopra è il motivo per cui non mi sento di dare un parare più alto.

🌟🌟🌟 e mezzo/ 5



 In breve…

 La storia di Hope è interessante e può far riflettere se letta con attenzione. Il suo viaggio verso la conoscenza di se stessa e delle scelte fatte negli anni porta il lettore a volerla conoscere il più possibile. Hope e Jack sanno emozionare, in particolare ci sarebbero tante belle frasi e citazione da riportare quando sono insieme.

 Giada Sordi dimostra una grande delicatezza nell'utilizzo delle parole e molte delle sue metafore sono scritte con criterio e bravura. Un romanzo d’esordio difficile da gestire, soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi, ma Giada se l’è cavata alla grande.

 Inoltre, mi ha sorpreso tanto sapere che i soggetti della copertina sono il fratello e la cognata di Giada. Lo scatto è bellissimo, assolutamente in linea con quello che l’autrice racconta nel romanzo. Un’idea romantica e dolce.

 Ringrazio l’autrice per avermi dato la possibilità di leggere la sua opera e aspettiamo tutti il seguito. Sì, perché la storia di Hope non finisce. Si tratta di un vero cliffhanger che, almeno a me, piace molto come modo di concludere il primo volume di una serie.

 Grazie ancora, Giada.





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